Preg.mo Signor Ministro,
Ella sa che il Ministero da Lei presieduto non è stato in grado di elaborare un protocollo unico da far valere in ogni Ufficio giudiziario, sicché ogni luogo in cui si celebra la Giustizia ha approntato propri rimedi, senza alcuna logica comune da luogo a luogo, anche all’interno dello stesso Foro?
Ella sa che quanto sopra ha comportato, sostanzialmente, la totale paralisi della Giustizia fino al 31.8.2020?
Ella sa che quanto il Suo Dicastero ha demandato ai singoli Uffici non è stato in alcun modo concertato con la Avvocatura che, almeno così sembra, in uno con la Magistratura è una delle due componenti dell’apparato processuale?
Ella sa che le Cancellerie non operano alcun servizio ordinario, evitando che sentenze già pubblicate possano essere facilmente richieste o che possano essere pubblicate decisioni già depositate, vessando i diritti creditori delle parti vittoriose?
Ella sa, sempre all’uopo dei crediti che i nostri concittadini dovrebbero riscuotere specie in un momento di crisi economica come quello attuale, che le udienze di assegnazione o di vendita delle procedure esecutive pendenti sino al 31.8.2020 sono, in grande maggioranza, in regime di differimento d’ufficio, ciò alcun vantaggio comportando per il debitore, che ha già il proprio compendio vincolato a favore del creditore, ma impedendo a quest’ultimo di avere soddisfazione delle proprie pretese?
Ella sa che gli Uffici notifiche accettano solo atti in scadenza, impedendo di incardinare nuove procedure o di porre in esecuzione i titoli?
Ella sa che la geniale soluzione di tenere le udienze mediante la c.d. trattazione scritta si tramuta in procedimenti che vengono celebrati senza che i difensori sappiano cosa sia in essi avvenuto, non ricevendo alcun provvedimento conseguente pur a distanza di giorni dalla ipotetica udienza ovvero venendo a essere edotti che il Magistrato ha statuito una assunzione processuale estranea alle istanze innanzi a lui svolte?
Ella sa che le udienze in video conferenza, che meglio assicurerebbero il rituale svolgimento del processo e del contraddittorio, in larga parte non vengono officiate?
Ella sa impedire la celebrazione delle udienze di assegnazione dei pignoramenti presso terzi, spesso significa impedire agli Avvocati antistatari, che per non gravare sul cliente hanno anticipato le spese, di rientrare di esse e, del pari, di poter aver assegnato quanto di loro retributiva competenza?
Ella sa che gli Avvocati, di cui Lei è illustre Collega, sono, dunque e per quanto sopra, vessati nel loro diritto retributivo?
Ella sa che gli Avvocati, di cui Lei è sempre pregiatissimo Collega, sono gli unici attori della Giustizia a dover sopportare file sotto il sole o le intemperie e a correre da luogo a luogo, mentre Cancellieri e Magistrati lavorano ai minimi regimi?
Ella sa, dunque, che quanto posto in essere dal Suo Ministero pone gli Avvocati, di cui Lei è onorevole Collega, a più elevato rischio di contagio da Covid-19, rispetto alle altre componenti della Dike italica?
Ella sa che sono stati riaperti estetisti e parrucchieri che, financo, hanno elevato i propri compensi invocando la crisi in atto, mentre la Giustizia è paralizzata e gli Avvocati, di cui Lei è egregio Collega, sono in piena emorragia di fatturato?
Ella sa che impedire alla Giustizia di riprendere a operare avrà nefasti impatti sulla economia nazionale?
Ella sa che la condotta da Lei tenuta in questa fase contraddice la Sua pur criticabile riforma del processo civile che sarebbe tesa alla massima celerità di esso?
Con ossequio.
Avv. Giuseppe Lorè